Roma: Il calamo, 1996. — 318 p. — (Biblioteca di ricerche linguistiche e filologiche, 40). — ISBN: 88-85134-41-6.
Indice: Presentazione di Walter Belardi.
Introduzione: Ambito della ricerca. Prospettive della ricostruzione. Modelli di riferimento. Convenzioni adottate nel presente lavoro.
Utilizzazione delle diverse lingue indoeuropee nella ricerca sul perfetto: Considerazioni preliminari. L’indiano antico e il perfetto indoeuropeo. II greco antico e il perfetto indoeuropeo. Le lingue iraniche e il perfetto indoeuropeo.
Le lingue gerrnaniche e il perfetto indoeuropeo. Il latino, le lingue italiche e il perfetto indoeuropeo. Le lingue celtiche e il perfetto indoeuropeo: Le lingue indoeuropee occidentali tra arcaismo e innovazione. Il tocarico e il perfetto indoeuropeo. Le lingue anatoliche e il perfetto indoeuropeo: Le lingue anatoliche tra arcaismo e innovazione; Modelli interpretativi dell’indoeuropeo ricostruito; Problemi connessi con l’utilizzazione dell’anatolico nella presente ricerca. Le lingue baltichc, le lingue slave e il perfetto indoeuropeo. La lingua armena e il perfetto indoeuropeo. Il venetico, il messapico, l’albanese e il perfetto indoeuropeo. Considcrazioni conclusive.
Il raddoppiamento nel perfetto indoeuropeo: Caratteristiche formali e funzione morfologica del raddoppiamento nel sistema verbale delle lingue indoeuropee antiche. Funzione e forma originaria dcl vraddoppiamento: i limiti della ricostruzione: Tipi di raddoppiamento nel sistema verbale indoeuropeo; Il raddoppiamento in funzione lessicale (raddoppiamento intensivo); Il raddoppiamehto in funzione morfologica. Il raddoppiamento e il perfetto indoeuropeo: La forma più antica del raddoppiamento nel perfetto; La funzione originaria del raddoppiamento nel perfetto; Il rapporto tra il raddoppiarnento in funzione morfologica e il raddoppiamento in funzione lessicale (intensivo); Carattere facoltativo oppure obbligatorio del raddoppiamento nella costituzione dei temi di perfetto. Il caso di véda, οἶδα, etc.: una “imbarazzante” eccezione?
Il vocalismo radicale nel perfetto indoeuropeo: Caratteristiche apofoniche della radice nella flessione del perfetto nelle lingue storiche: La documentazione del perfetto nell’indo-iranico e nel greco antico; Le alternanze – anche quantitative – nei preteriti (e nei preterito-presenti) delle lingue indoeuropee “occidentali”; La testimonianza delle altre lingue indoeuropee. Distribuzione del grado
-ŏ- radicale in altri temi flessionali: Formazioni radicali a vocalismo *
-ŏ-; Formazioni non radicali a vocalismo
-ŏ-. Distribuzione del grado *-∅- in altri temi flessionali. Alternanze tra *
-ŏ- e -∅- radicale al di là del perfetto indoeuropeo. La funzione originaria dell’apofonia nel perfetto indoeuropeo.
Le desinenze nel perfetto indoeuropeo: Le desinenze del perfetto attivo: La I persona singolare; La II persona singolare; La III persona singolare; Il duale e il plurale: I persona duale; II persona duale; III persona duale; I persona plurale; II persona plurale; III persona plurale. Le desinenze del perfetto medio. Perfetto e medio. Lo stativo: una categoria flessionale? La funzione originaria delle desinenze nel perfetto indoeuropeo.
Il sistema verbale ricostruito: la posizione del perfetto: Considerazioni preliminari. Lo stato della questione. Le indicazioni fornite dai morfemi costitutivi del perfetto. Formazioni a valenza analoga al perfetto: I verbi “stativi” in *
-ē-; L’“aoristo passivo” greco. Caratteristiche assenti nella flessione del perfetto. Conclusioni. Bibliografia: Atti di Colloqui, Congressi, Convegni. Opere collettanee. Festschriften. Abbreviazioni.